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Statisticamente, Pirlo, Agüero, Cardozo e Balotelli fanno parte dei giocatori più influenti d'Europa. Analizziamo insieme perché questi quattro grandi nomi sono indispensabili alle loro rispettive squadre.

Andrea Pirlo, l’architetto

A 34 anni, il mago italiano è sempre uno dei migliori giocatori del mondo. D'altronde da quando è arrivato alla Juve (2011), Pirlo ha azzeccato più dell'85% dei suoi passaggi. Solo alcuni giocatori, soprattutto del Barcellona, sono riusciti a fare di meglio.

Dal suo arrivo alla Juve, Pirlo è anche il giocatore che crea il maggior numero di occasioni per la sua squadra in Europa, grazie ai suoi passaggi geniali e anche grazie alla qualità dei suoi calci piazzati. Possiamo notare anche che da quando Pirlo è arrivato a Torino, la Juventus vanta il 59% in media del possesso di palla, contro il 50% nel 2010/2011, un anno prima del suo arrivo in casa dei bianconeri.

Il calcio ha conosciuto grandi fantasisti, ma di Pirlo ce n'è uno solo. Da quasi 15 anni, il mago lombardo ci delizia sia in Serie A che in Nazionale. E dopo essere stato allontanato dal Milan nonostante dieci anni di buone prestazioni, Pirlo, oltrepassata la trentina, ha messo tutti d'accordo a Torino, dove sfiora la perfezione.

Sergio Agüero, idolo dei Citizen

Offrendo il titolo 2011/2012 al Manchester City negli ultimi secondi della partita conclusiva della stagione, Sergio Agüero è entrato definitivamente nel cuore dei tifosi dei Citizen.

Un gol decisivo che simbolizza l'importanza del prodigio argentino nel Manchester City. Dall'arrivo del Kun, i Citizen hanno vinto il 73% delle loro partite di Premier League quando l’argentino era titolare, contro solo il 54% in sua assenza!

Il Manchester City è completamente dipendente dalle performance dell'argentino. Cosa più che logica, visto che il giocatore ha segnato 0.6 gol a partita dal suo arrivo in un campionato d'Inghilterra dove le difese sono pur sempre estremamente impenetrabili.

Il futuro del Manchester City dipenderà molto dalla presenza o assenza di Agüero.

Oscar Cardozo: indispensabile nel Benfica

Se nonostante i diversi incidenti Oscar Cardozo è sempre nel Benfica, vuol dire che il club riconosce la sua importanza. E con 0.73 gol segnati a partita in Liga Sagres dagli inizi con le Aquile nel 2007/2008, si capisce meglio perché la squadra lisboeta non ha mai abbandonato il paraguaiano.

È semplice, con un gol segnato ogni 98 minuti in Liga Sagres dal suo arrivo nella capitale, Cardozo è riuscito a fare di meglio di Falcao in questo campionato (1 gol ogni 100’) nei due formidabili anni passati nel Porto. Il tutto su un periodo molto più lungo. Quando sappiamo che il colombiano aveva poi raggiunto l'Atletico Madrid per più di 40M€, possiamo farci un'idea del Guarani.

In Coppa d'Europa, Cardozo vanta una media di 0.62 gol a partita con il Benfica. Queste statistiche straordinarie confermano che il paraguaiano fa parte degli attaccanti capaci di portare la sua squadra al successo.

Quando Cardozo è titolare con il Benfica in Liga Sagres, pensa alla scommessa "il Benfica vince e Cardozo segna". I lisboeti vincono in media l'80% delle loro partite di campionato da diversi anni e Cardozo segna quasi un gol a partita da titolare. Ecco una scommessa che sarà spesso redditizia!

Balotelli nella corte dei grandi

Quasi un gol a partita (0.8): ecco il bilancio di "SuperMario" dal suo arrivo nel Milan.

Balotelli è incontestabilmente uno dei migliori attaccanti del mondo. Talvolta pregiudicato dal proprio comportamento nel Manchester City, SuperMario, trasferito nel Milan nel 2013, ha acquistato una nuova dimensione in casa dei rossoneri. Finalmente titolare indiscutibile, Balottelli, in piena fiducia, potrebbe presto diventare giocatore emblematico del Milan, a qualche anno di distanza dagli alti e bassi vissuti con la rivale Inter… Autore in media di un gol ogni 100 minuti in Serie A con la maglia del Milan, Balotelli possiede una delle migliori percentuali d'Europa. E senza la sua perla, il Milan vince il 15% di partite in meno!

Potente, massiccio, tecnico, veloce e sicuro della propria forza, Balotelli è il prototipo dell'attaccante sognato da tutti gli allenatori. E inoltre, SuperMario non conosce la pressione. Il giocatore ha dovuto aspettare di tirare il 23° rigore, ovvero 8 anni, per vederlo fallire nell'esecuzione.

Arrogante per alcuni, interessante per altri, Balotelli rimane innanzitutto un giocatore eccezionale e in costante progresso. Indiscutibile in Nazionale e vera star nella grande casa del Milan, il calciatore è entrato nella corte dei grandi.